martedì 19 gennaio 2016

Recensione: "Io prima di te" di Jojo Moyes

Io prima di te
Autore: Jojo Moyes
Editore: Mondadori
Pagine: 391
Prezzo: 13,00 € cartaceo – 6,99 € ebook

Trama:
A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre.

**La parte sotto oscurata potrebbe contenere SPOILER. Leggete a vostro rischio e pericolo. Non ho scritto nulla "apertamente" ma potreste  comunque dedurre il finale del libro.**

E finalmente anche io posso dire di aver letto “Io prima di te”. Quel fatidico libro che tutti sembrano aver letto, quello per cui tutti hanno pianto fiumi di lacrime, quello che tutti portano nel cuore, quello di cui io non avevo nemmeno idea della trama. Bene, ora faccio parte del club dei lettori/prosciugatori-di-occhi/ma-chi-me-lo-ha-fatto-fare-a-leggerlo. Mi date il benvenuto? :-)
A parte le sciocchezze… sono contenta di averlo letto, davvero, perché mi ha aperto gli occhi su argomenti che non potevano essere più lontani dalla mia realtà. Sì, ogni tanto se ne parla banalmente in tv, ma in questo libro non solo esploriamo il mondo del tetraplegismo, ma anche quello di chi vive con queste persone: chi le assiste, chi le ama, chi le abbandona. Un mondo spesso duro e triste, fatto di lotte e di sconfitte, ma anche di tanto coraggio e dignità.
È questo il mondo in cui Lou si ritrova: dopo aver perso il lavoro ne accetta un altro come assistente (di compagnia) ad un uomo tetraplegico, Will. Lou, che veste in modo colorato, ama il tè e si sente a suo agio nel suo piccolo angolo formato da casa+lavoro scoprirà, grazie a Will, il mondo che la circonda. Scoprirà che ha le capacità e la volontà per realizzare i suoi sogni nel cassetto, che il mondo la aspetta e che la vita è più di quella che ha vissuto nella sua cittadina.
Ma siccome in ogni rapporto umano, che sia amicizia o amore, c’è sempre uno “scambio”, anche Will scoprirà un paio di cose grazie a Lou. Che la sua vita non è finita, vale ancora la pena di essere vissuta e non può essere ridotta allo stare in un salotto a guardare fuori dalla finestra tutto il tempo. Che può ancora “fare” cose, che anche se crede che l’amore non lo colpirà più forse si sbaglia…
Lou e Will. Will e Lou. Due esseri umani con le loro fragilità, speranze e sogni... due che all’inizio non si sopportano, poi imparano a conoscersi e a piacersi, magari perfino ad amarsi…?
Nonostante come lettura sia stata anche divertente (Will è un maledetto rompiscatole e Lou è davvero spassosa) ammetto che è stata emozionalmente molto “forte” e mi ha spinta ad interrogarmi sulle scelte che le persone possono prendere e sulle loro conseguenze verso gli altri: possiamo biasimare un uomo che, sulla sedia a rotelle da anni e la cui salute non potrà che peggiorare, decide di porre fine alla sua vita? Decide che quella non è più la vita che aveva scelto e non è in grado di sopportare oltre quella condizione? Sarei in grado io, essendogli vicina, di supportarlo nella sua scelta? Oppure cercherei egoisticamente di fargli cambiare idea? Davvero non lo so. Ho pensato a lungo sia durante la lettura che a libro finito ”Che farei io?”, ma proprio non sono arrivata ad una conclusione.
Insomma, ho amato questo libro ed i suoi protagonisti così unici e speciali per quello che rappresentano e per come mi hanno spinta a farmi domande, ma ammetto che c'è stata anche tanta frustrazione! Avrei voluto entrare io stessa tra le pagine e fare qualcosa, ma purtroppo la Moyes non permette di "pilotare" la storia a proprio piacimento...uff! In compenso ha uno stile molto fluido e godibile.. le pagine scorrono veloci sotto il racconto di Lou, ma sono stata felice di leggere anche qualche altro POV, seppur breve..
5 stelle per una storia senza dubbio unica, che si insinua nel cuore del lettore senza chiedere il permesso e regala lacrime, sorrisi ed importanti interrogativi.


Voi l’avete letto? Ha scatenato in voi le stesse mie domande? Ma soprattutto… che mi dite del finale? Fatemi sapere! :-)

4 commenti:

  1. A me purtroppo non aveva detto granché.. bella la storia, ma a livello di emozioni mi aveva delusa. Non mi sono ancora azzardata a leggere altro di quest'autrice, ma presto o tardi lo farò :)

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    1. Uh, peccato! Anche io in futuro vorrei leggere altro della Moyes, scrive molto bene! ^-^

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  2. Sono daccordo con te, anch'io ho amato molto questo libro e mi ha fatto stare col fiato sospeso fino alla fine. Non solo, una volta finita la lettura continuavo a pensarci e penso che questa sia una cosa bellissima dei libri che leggiamo, quando ci restano impressi.

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    1. Già, proprio così! ^-^ quando non mi lasciano niente è quasi come non averli letti.. invece questa è una di quelle letture che non si dimenticano! :-)

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